I soci lavoratori

Cosa pensano i soci-lavoratori quando riflettono su se stessi in relazione alla propria cooperativa? Quali sono le domande che si fanno e le dimensioni cui sono maggiormente attenti? Sicuramente pensano alla garanzia dell’occupazione, alle condizioni materiali di lavoro (salubrità, sicurezza, orari, etc.) ed alla retribuzione. Ma pensano anche alle dinamiche sociali interne alla cooperativa. Ad esempio pensano ai dirigenti della cooperativa: “Sono adeguati? C’è qualcuno che potrebbe essere meglio di loro”? Si chiedono poi se sono dentro o fuori dai giochi: “Ho contatti con quelli che contano” ? E se sono in grado di capire come stanno le cose:Mi stanno dicendo la verità”? E pensano al sistema di giustizia interno: “In cosa siamo tutti uguali? In cosa dobbiamo essere tutti uguali? E dove invece siamo diversi e dobbiamo essere diversi”? Sono tutte domande che non hanno risposte certe ed inequivocabili. Questo spiega perché facilmente in cooperativa vengono date interpretazioni differenti dei medesimi eventi. È quindi necessario uno sforzo non comune per limitare al massimo equivoci e conflitti più o meno aperti. Ad esempio chiarendo meglio ruoli di chi ricopre incarichi di responsabilità, in termini di diritti e doveri. O facilitando il più possibile il confronto fra quei gruppi che non si incontrano mai (perché lavorano in settori o sedi diverse, perché hanno inquadramenti diversi, perché appartengono a generazioni differenti). O defindendo quali risultati attendersi quando si fa un’iniziativa (“questa assemblea avrà dato risultati positivi se …”).


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