Beata ingenuità

“Una delle imprese più straordinarie di Atkinson (alle quali oggi siamo talmente abituati che non ce ne meravigliamo se non di rado) fu di fare in modo che le finestre si sovrapponessero sullo schermo in maniera che quelle «sopra» coprissero quelle «sotto». Atkinson fece in modo che si potessero spostare sullo schermo come si spostano i fogli di carta sul tavolo, con quelle sotto che diventavano visibili o venivano nascoste a mano a mano che si muovevano quelle sopra. Naturalmente su uno schermo di computer non ci sono strati di pixel sotto i pixel che si vedono, sicché non ci sono vere finestre nascoste sotto quelle che appaiono «sopra». Per creare l’illusione di finestre sovrapposte occorre una complessa codificazione che riguarda le cosiddette «regioni». Atkinson si fece in quattro per realizzare quel trucco, perché gli pareva di avere visto una caratteristica del genere durante la sua visita allo Xerox PARC. In realtà, gli ingegneri del PARC non erano riusciti a realizzarla e in seguito gli confessarono tutto il loro stupore per quello che era riuscito a fare. «Mi resi conto di che razza di impulso a realizzare qualcosa possa dare l’ingenuità» dice. «Siccome non sapevo che non si poteva fare, mi sentivo in grado di farlo.» (da: Steve Jobs, di Walter Isaacson).


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