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La differenza fra informati e creduloni
«Ammettiamo che leggiate su base annuale, i dati sulle quotazioni di una certa azione oppure sulle vendite di fertilizzanti della fabbrica di vostro suocero, o sull’inflazione a Vladivostok». «Ipotizziamo altresì che nella realtà che state osservando, una volta all’anno il rapporto tra segnale e rumore sia di circa uno a uno (metà segnale metà rumore): ciò significa che più o meno la metà dei cambiamenti è costituita da veri miglioramenti o peggioramenti mentre l’altra metà è casuale.
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Operations contro R&D
“Questo fu il mio primo incontro con quella che viene comunemente chiamata “sindrome di NIH”, acronimo di Not Invented Here (“Non inventato qui”), perché spesso gli ingegneri rifiutano di adottare ciò che non è stato inventato nel loro gruppo, anche se l’invenzione, come in questo caso, era stata fatta nella stessa società.
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Organizzare l’innovazione
Come funzionano le aziende più innovative? Le migliori esperienze evidenziano alcuni tratti – sia organizzativi che culturali – comuni a tutte.
Nelle aziende innovative:
- tutti sono chiamati a sviluppare idee innovative. L’innovazione non rappresenta un territorio esclusivo dei reparti di ricerca e sviluppo o dei “creativi”. Tutti, a qualsiasi livello, sono responsabilizzati su questo obiettivo;
- tutti devono essere inseriti in processi di lavoro che favoriscano la generazione di nuove idee, la loro discussione, la loro realizzazione;
- tutti devono trovare condizioni favorevoli allo sviluppo di idee.
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Se volete che le persone non facciano qualcosa, non dite loro che molti altri lo stanno facendo
“Una dinamica ragazza dai capelli scuri scende le scale di un condominio. Indossa una collanina d’argento e ha in mano un maglione; forse sta andando al lavoro o a un appuntamento con un’amica per un caffè. All’improvviso, un vicino apre la porta e le sussurra: «Ho dell’erba per te». «No!» Aggrotta la fronte e corre giù per le scale.
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Le avvertenze per un cambiamento di successo
Chi si appresta a mettere in atto un intervento di cambiamento organizzativo deve essere consapevole che non può limitarsi a cambiare organigrammi, procedure, sistemi di lavoro, ma deve necessariamente proporsi anche l’obiettivo di cambiare il «senso» delle cose che si fanno e si pensano all’interno della propria organizzazione.
Per dare un nuovo senso alle azioni ed ai pensieri deve non solo avere fiducia in se stesso (fiducia cioè di aver deciso bene) ma anche fiducia nei propri interlocutori.
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Formazione e sperimentazione per la cultura della qualità
Ogni azienda deve sviluppare una cultura della qualità come reale criterio cui ricondurre le scelte organizzative e operative: tutto questo richiede un forte investimento in formazione e sperimentazione di nuove modalità di gestione.
È necessario capire che occorre “ripensare l’organizzazione”. Occorre, cioè, lanciare un processo di sviluppo organizzativo che tenga conto delle dinamiche interne, delle potenzialità inespresse, ma anche degli input provenienti dall’ambiente esterno: nei giochi consolidati occorre far entrare nuovi elementi e nuovi attori.
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La ricerca di una nuova identità associativa
Italassoagri (nome di fantasia) è un’associazione di imprese che ha aperto per prima la strada a nuove definizioni di business e di prodotto nel campo della produzione e commercializzazione agroalimentare. Oggi, con il ricambio del vecchio gruppo dirigente ed il mutare delle condizioni esterne (mercati, tecnologie, scenari), l’associazione si trova ad affrontare una profonda trasformazione dovuta alla necessità di adeguare le proprie strategie e gli strumenti di gestione.
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La partecipazione dei lavoratori
Da un po’ di tempo, dopo anni di silenzio se non di aperto ostracismo sia da parte sindacale che da parte datoriale, va di moda parlare di partecipazione dei lavoratori. Qualcuno addirittura si lancia in prospettive suggestive come la “Teal Organization” (F. Laloux, Reinventare le organizzazioni, Guerini ed.).
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Vinceranno gli imbecilli
In “Maigret e il barbone”, Simenon scrive che Maigret “aveva una lunga esperienza in fatto di uomini semplici, poco intelligenti, che credono che si voglia approfittare della loro ingenuità e, diffidenti, diventano aggressivi, quando non si rinchiudono in un mutismo ostinato.”
In questo racconto, Maigret si imbatte in un battelliere, di nome Van Houtte: “non era intelligente.
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PNRR e cambiamento organizzativo
Con una espressione largamente abusata (e non sempre compresa) è stato recentemente scritto che “per ‘scaricare a terra’ al meglio gli obiettivi e le scadenze del PNRR è fondamentale puntare sul valore delle persone nelle Pubbliche Amministrazioni chiamate ad attuare le diverse linee di intervento, in alcuni casi superando abitudini e procedure consolidate.
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