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La rottamazione delle classi dirigenti
In merito al tema del ricambio generazionale e del passaggio di consegne fra un leader e un altro, in Molvania hanno una regola infallibile: “Bisogna preparare la propria successione a freddo, quando si è caldi, per evitare che essa si realizzi a caldo, quando si è freddi”. Lo dice anche Michel Bauer, Tra impresa e…
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Il vantaggio dell’Europa disunita
Una questione ricorrente. Qual è il sistema organizzativo più adeguato per promuovere innovazione e creatività? È meglio una struttura centralizzata, o una decentrata? È meglio un sistema autoritario o uno partecipativo? È meglio la grande o la piccola dimensione? La comunicazione deve essere libera o segreta? Fatta la – solita – premessa che non esiste…
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La meravigliosa ambiguità dei simboli
Narra Erodoto che i re sciti si sentivano minacciati dal re dei persiani, Dario. Gli inviarono dunque non il solito ambasciatore, ma un semplice messaggero che consegnò a Dario un uccello, un topo, una rana e cinque frecce. Dario interpretò questo dono come un chiaro segnale di resa: terre (il topo), fiumi (la rana) e…
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La qualità si fa dopo mezzanotte
In Giappone ogni prodotto fresco venduto nei negozi porta impresse 3 date: quella di fabbricazione, quella di arrivo nel negozio e quella di scadenza. Le aziende giapponesi iniziano la produzione sempre un minuto dopo la mezzanotte.
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La superiorità del consulente sul ricercatore
Dice Edgar Schein: “Ho imparato, negli ultimi quaranta anni, che i migliori dati su quello che succede nel mondo reale arrivano dall’esperienza stessa che se ne fa. Ho imparato di più sulle organizzazioni e sulle loro culture dalle concrete esperienze come membro e consulente delle organizzazioni. Il fornire consulenza ad un’organizzazione è critico perché fino…
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Il benchmarking e Anna Karenina
“Tutte le famiglie felici sono simili le une alle altre; ogni famiglia infelice è infelice a modo suo”, così inizia Anna Karenina. Tolstoj si concentra sulle famiglie infelici, che dal punto di vista del pubblico dei lettori risultano molto più interessanti di quelle felici. Fosse vissuto ai giorni nostri – e avesse fatto il consulente…
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Vecchi e nuovi obiettivi per le cooperative
Un seminario per dirigenti cooperativi, esattamente dieci anni fa. Alla domanda “Cosa devono fare le imprese cooperative?”, le risposte sono state: 1) Aumentare la propria visibilità con specifiche iniziative di immagine. 2) Promuovere l’idea cooperativa su segmenti nuovi sia in termini di possibili soci (giovani), sia su nuovi business.
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L’organizzazione indistinta (blur)
L’innovazione dei prodotti e servizi è un obiettivo per tutte le imprese. Ne deriva che occorre essere sempre più reattivi in modo da reagire rapidamente agli stimoli del mercato ed alle innovazioni tecnologiche. Le funzioni aziendali consolidate (commerciale, produzione, acquisti, uffici tecnici, amministrazione, …) spesso fanno fatica a rispondere alle esigenze di flessibilità e innovazione.
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Organizzare l’innovazione tecnologica
Quando si parla di innovazione, siamo portati a pensare che le invenzioni tecnologiche avvengano dietro sollecitazioni esplicite e specifiche: c’è un bisogno, si studia come soddisfarlo e quindi si inventa qualcosa di nuovo. In realtà molte nuove idee nascono dalla voglia di divertirsi e di giocare con le macchine. Inventato il marchingegno, poi si cercano…
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I cattivi consigli
Gerusalemme fu definitivamente perduta dai cristiani nel 1187, dopo la sconfitta di Guido di Lusignano, re di Gerusalemme, ad opera di Saladino (Salah ed-Din). La ragione principale della sconfitta dei crociati fu nell’aver combattuto nel deserto di Hattin contro la cavalleria leggera di Saladino, molto più adatta a combattere su quel terreno.