Molte cooperative stanno correndo grossi rischi. Questi rischi sono sostanzialmente riconducibili a cinque macro categorie.
- Dipendere eccessivamente da un unico committente, privato o, più frequentemente, pubblico. È il caso delle cooperative di servizi che operano di fatto come fornitori di prestazioni esternalizzate per un unico committente (es. nella logistica) o delle cooperative sociali che gestiscono più servizi di un unico ente (es. un comune).
- Nascere da processi di fusione. Sono cooperative che devono gestire in tempi brevi un repentino aumento dimensionale ed un cambiamento nelle strutture organizzative, nei sistemi di gestione e tecnologici, nelle politiche del personale. Ma il fattore di rischio più forte è legato all’incompatibilità culturale fra le aziende integrate, ed al permanere di lotte di potere fra i gruppi dirigenti.
- Lavorare con tecnologie obsolete. Molte cooperative hanno una inadeguata capacità di accumulare risorse da investire in innovazione tecnologica, sia a livello di prodotti che di sistemi gestionali. Nei settori ad alto tasso di concorrenza il fattore tecnologico risulta decisivo per la sopravvivenza sul mercato.
- Lavorare in settori in crisi. È la situazione in cui le cooperative devono rapidamente arrivare ad una ridefinizione radicale della propria strategia e della matrice prodotto/mercato. Le cooperative trovano maggiori difficoltà a cambiare rispetto alle imprese di capitali, perché maggiormente vincolate dalle caratteristiche della propria base sociale, sia nel caso delle cooperative di lavoro che di quelle di artigiani o di conferenti prodotti agricoli. È la situazione in cui maggiormente è necessario un gruppo dirigente illuminato e coraggioso, anche a costo di essere impopolare.
- Avere un gruppo dirigente conservatore e impreparato. Sono le situazioni in cui un gruppo dirigente, spesso di lungo corso e forte di successi passati, rappresenta un freno al cambiamento e porta la cooperativa al declino. Sono cooperative in cui di fatto viene bloccato il ricambio generazionale (se non a favore dei “delfini”) e non vi è gestione trasparente dei processi decisionali.
Copyright: Barbara Walsh. Author: Barbara Walsh. Title: Waves, 2011. Flickr photo page: Click Here. Licence: Click Here