Il consigliere “veramente indipendente”

Alla cooperativa “Filocco” si discute se inserire in CdA un consigliere indipendente. Alcuni consiglieri sono favorevoli a introdurre questa possibilità nello statuto della cooperativa. Il loro ragionamento è questo: nella “Filocco” i consiglieri sono sì rappresentativi della base sociale, ma privi delle competenze tecnico-professionali per confrontarsi coi manager, indirizzarli, controllarli, valutarli. A loro parere un professionista esterno (“che non ha bisogno dei soldi della cooperativa e che non ha soggezione dei manager”) può dare un grosso contributo alle competenze dei consiglieri. Il mese scorso hanno invitato  in CdA un funzionario della loro associazione di rappresentanza per avere un parere: “La presenza di consiglieri indipendenti nei consigli è una questione nuova per le imprese cooperative italiane, è roba anglosassone, che riguarda le imprese di capitali”. Il funzionario concluse “Non fatevi illusioni, è impossibile trovare un consigliere “veramente indipendente”.


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