Le fusioni fra cooperative in crisi

Sono in corso di realizzazione alcune grosse operazioni di fusione fra cooperative in crisi. Fondere due o più imprese in crisi può portare a buoni risultati solo a determinate condizioni. Innanzitutto deve esservi una reale motivazione strategica, che nasce dall’individuazione di concreti fattori competitivi in aree strategiche di business (salvare imprese e posti di lavoro è un obiettivo, non una strategia). Devono esistere poi effettive sinergie produttive e commerciali, e culture aziendali compatibili. Una volta partiti non occorre far passare troppo tempo per integrare le diverse strutture: è illusorio pensare che ogni parte possa continuare a lavorare come prima. Infine, la fusione deve essere guidata dai manager più competenti sulla nuova business idea individuata.


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Una risposta a “Le fusioni fra cooperative in crisi”

  1. Personalmente credo che troppo spesso la fusione tra due cooperative sia considerata una necessità e non un’opportunità. Questo approccio porta ad affrontare il processo con lentezza e con attenzione eccessiva ai futuri equilibri tra le due imprese, con l’implicito riconoscimento di una presenza di “noi” e “loro” anche a fusione terminata. C’è infine comunque la convinzione che, nel caso si volesse fare un passo indietro, il movimento cooperativo sarebbe comunque in grado di intervenire per salvaguardare l’esistenza delle imprese. Convinzione sempre più sbagliata, nonché inopportuna. Piccolo non è bello, piccolo nei guai e’ ancora peggio.

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