Le scuse per non fare quello che vi chiedono di fare

In tutti questi anni – in centinaia di conversazioni e interviste – ho raccolto una collezione di scuse decisionali, di grande rilevanza organizzativa, anzi, antropologica. È una collezione che oggi ho deciso di donare all’umanità, certo che le scuse per non fare quello che vi chiedono di fare non bastano mai.

Sempre per vostra comodità, le ho suddivise in grandi categorie:

Scuse Tecniche: “Mancano gli strumenti”; “Mancano le persone”; “Sulla carta funziona, ma è irrealizzabile”; “Sulla carta funziona, ma potrebbe anche non funzionare, in pratica”.

Scuse Politiche: “Non abbiamo la maggioranza con noi”; “La minoranza è contraria”; “I capi forse non apprezzeranno”; “Il problema è un altro”; “Il problema è sistemico”; “Le cose sono più complesse di come sembrano”; “Non è coerente con la nostra mission/vision/purpose/strategia”.

Scuse psicologiche: “Non so cosa ne pensa il mio capo”; “Temo che gli esperti/gli anziani siano contrari”; “Non c’è la mentalità giusta per queste cose”; “La gente non capirebbe”.

Scuse organizzative: “Non contiamo niente”; “Non è affar nostro”; “Aspettiamo che torni il capo e sentiamo cosa dice”; “Non siamo certificati per questo”; “Non sono stato assunto per questo!”; “Aspetto di avere l’OK”; “Nessuno mi ha dato l’OK”.

Scuse informative: “Non abbiamo dati”; “Abbiamo troppi dati”; “Dobbiamo chiarire alcuni aspetti”; “I dati sono vecchi”; “I dati sono contraddittori”; “I dati vanno interpretati”.

Scuse temporali: “Adesso non abbiamo tempo”; “Aspettiamo di vedere cosa succede”; “I tempi non sono ancora maturi”; “Ormai è una idea vecchia”; “Abbiamo perso il treno”; “L’abbiamo già fatto in passato, e non ha funzionato”; “Ci sono altre priorità”.


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