4.0

L’economia 4.0 è fatta di più connessione, più velocità di risposta, più personalizzazione. I gruppi dirigenti delle nostre aziende sono in grado di gestire queste trasformazioni? La “vecchia guardia” sa capire le implicazioni tecnologiche e sociali del periodo che stiamo vivendo?

La trasformazione digitale è talmente spiazzante rispetto al passato che si rischia non solo di arrivare in ritardo rispetto ai concorrenti, ma nemmeno di capire a quale gara si stia partecipando. È fondamentale che le aziende abbiano gruppi dirigenti sensibili ai cambiamenti della realtà esterna, che non formulino ipotesi superficiali sul futuro, che non siano compiaciuti e soddisfatti dei risultati ottenuti.

Alle aziende serve sempre più una direzione propensa non solo all’azione ma anche alla riflessione, che non si illuda di ripetere facilmente i risultati del passato seguendo le vecchie formule di successo. La situazione che si è venuta a creare nell’economia e nella società è sostanzialmente nuova rispetto a quella degli ultimi 10 anni. Occorrono sistemi socio-tecnici innovativi, fatti non solo di nuove tecnologie ma anche di nuovi ruoli, nuovi modelli organizzativi, nuove professionalità. “No one told you when to run, you missed the starting gun” (Pink Floyd, “Time”).


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