Il confronto con gli altri

Un direttore del personale mi dice: “L’azienda mi sollecita ad introdurre un più forte sistema di incentivi. Non si rende conto fino in fondo che quando si valutano le persone per dare loro incentivi, ci si avventura inevitabilmente sul terreno del confronto con gli altri. Una persona che viene valutata cerca non solo un apprezzamento della propria performance, ma anche di non uscire ingiustamente perdente dal confronto con gli altri”. Questo direttore è consapevole che tutto ciò che si fa ad uno rappresenta un messaggio per gli altri. I confronti sorgono inevitabili. Una scelta che motiva uno può rivelarsi demotivante per tutti gli altri. Un sistema di incentivi inserito in un contesto aziendale non preparato e non sufficientemente maturo rischia di creare più danni che benefici.


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3 risposte a “Il confronto con gli altri”

  1. Quindi non credi nella meritocrazia o c’è un modo migliore per gestire il personale in modo, a mio parere corretto, incentivante e differenziato?

    • La mia vita è all’insegna della meritocrazia… Ho solo evidenziato un aspetto non sempre sufficientemente considerato ogniqualvolta si introducono sistemi incentivanti. Ho visto infatti molti sistemi fare più danni che benefici.

  2. condivido la valutazione. Cio che non viene considerato dal manager è che il sistema incentivante diventa un banco di prova delle politiche aziendali. Il confronto tra dipendenti si trasforma inevitabilmente in una banco di misura della oggettività e capacità di giudizio del menager stesso. maggiori saranno i margini di sogettività degli obiettivi e/0 degli strumenti dati per raggiungeli maggiore saranno gli espedienti posti in essere per ottenere obiettivi e/o quantità degli strumenti creando un clima che non premia la meritrocrazia.

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