Abbiamo cultura, competenze, regole organizzative per sfruttare ciò che le nuove tecnologie offrono? Queste consentono di ridurre i costi relativi alle sedi, agli spazi, ai viaggi; di controllare meglio il lavoro delle persone; di coinvolgere più facilmente collaboratori, clienti, fornitori e stakeholders; di fare business a distanza; di migliorare la gestione del tempo di tutti. È possibile importare nell’impresa strumenti largamente diffusi tra cittadini e consumatori. Si può fare tutto, ma proprio questo rende indispensabile una competenza nell’orientamento e selezione delle soluzioni, e un uso di queste che sia veramente aderente alle esigenze della propria organizzazione. Dotare le persone di sistemi e strumenti tecnologici non è quindi sufficiente se a questo non è abbinato un intervento di revisione delle regole organizzative. La tecnologia è un fattore abilitante al vero obiettivo, che è quello di far lavorare assieme le persone in modo più integrato, produttivo, economico, veloce. Occorre dare alle persone non solo tecnologie, ma anche regole e nuovi ruoli e nuove competenze. Le regole devono essere improntate ai principi della programmazione delle azioni, della puntualità e del rispetto degli impegni, della precisione e attenzione nella redazione dei documenti, dalla semplice e-mail ai report. Cambiano i ruoli, alcuni radicalmente (come quello delle segretarie), altri in modo sostanziale (come quello dei servizi ICT, o dei capi progetto, o di chiunque faccia parte di un team di lavoro).