“Nel mio mestiere, quello dell’ingegneria informatica, l’aspetto più affascinante è senza dubbio il contatto con la clientela; perlomeno questo è quanto tendono a sottolineare i responsabili dell’impresa (…).
Per parte mia, è sempre con una certa dose di apprensione che affronto il primo contatto con un cliente nuovo, ossia con diversi esseri umani organizzati in una determinata struttura. Prospettiva angosciosa.
Ovviamente l’esperienza mi ha rapidamente insegnato che si tratta sempre di persone che, per quanto riguarda usi, opinioni, gusti, modo generale di affrontare la vita, sono tra loro assolutamente simili, se non addirittura identiche. Teoricamente, dunque, non v’è nulla da temere, posto che il carattere professionale dell’incontro ne garantisce in partenza l’innocuità.
Ciononostante, ho avuto modo di notare che spesso gli esseri umani tentano di distinguersi tramite sottili e sgradevoli variazioni, imperfezioni, tratti di carattere e via di seguito – senza dubbio allo scopo di obbligare l’interlocutore a trattarli come individui a sé stanti.”
(tratto da: Estensione del dominio della lotta, di Michel Houellebecq)