Lo sciopero contro l’utente

Si annunciano scioperi pesanti per le prossime settimane: trasporti, banche, sanità, tanto per citarne alcuni. Chi sopporterà i maggiori disagi? Sicuramente i lavoratori, che perderanno giorni di paga. E altrettanto sicuramente gli utenti dei servizi interessati, che subiranno senza colpa alcuna i disagi causati dal blocco delle attività. Non credo invece che i datori di lavoro (almeno quelli pubblici o monopolisti) subiranno particolari danni. Perché non si fanno scioperi virtuali, senza danneggiare gli utenti? Le esperienze esistono. Una di queste prevede che il lavoro venga svolto normalmente e che tutte le entrate dell’impresa e gli stipendi dei lavoratori siano versati ad una terza parte indipendente perché la giri a favore di istituzioni benefiche. In questo modo né scioperanti né datori di lavoro traggono vantaggio dal proseguire lo sciopero (anzi, lavoratori molto solerti possono intensificare i ritmi di vendita per procurare maggior danno al produttore …). Nel settore dei trasporti pubblici vi sono esperienze di accordi fra le parti per cui i passeggeri viaggiano gratis e i conducenti “in sciopero” non ricevono alcuno stipendio. Gli scioperi tradizionali sono dannosi per la collettività ed inefficienti per le controparti. Servirebbero parti in lotta (sindacati, associazioni di categoria, governo e pubblica amministrazione) più innovative e sensibili socialmente, non solo a parole e nei convegni, ma nei fatti.


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