Le ipocrisie necessarie

Carlo V d’Asburgo (1500 –1558) re di Spagna e sovrano del Sacro Romano Impero, scrisse che sul suo impero – che si estendeva su tre continenti – “il sole non tramontava mai”. È facile immaginare quali problemi di comunicazione esistessero fra il Re, che stava a Madrid, e i funzionari della Corona che governavano le colonie d’oltremare. Infatti era previsto che i funzionari dovessero eseguire fedelmente gli ordini del re, ma tali ordini impiegavano normalmente settimane o mesi prima di arrivare ai destinatari, e le relazioni di ritorno giungevano in Spagna con altrettanto ritardo. A questo problema va aggiunto poi il fatto che le disposizioni reali venivano date nella più totale ignoranza delle situazioni locali.

La soluzione a questa evidente lacuna organizzativa fu sintetizzata nella formula “Se obedece pero no se cumple”: “Si obbedisce ma non si esegue” (o “non si aderisce”). La forma era salva, il Re figurava come colui che comandava ed i funzionari come coloro che eseguivano, ma quello che veniva fatto dai funzionari era ciò che a loro avviso era necessario, non quello che era previsto dagli ordini.  In questo modo le colonie spagnole furono governate non secondo gli ordini del re, ma malgrado questi.


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