“Allora funziona così: introduciamo nelle cancellerie il sistema delle segnalazioni luminose che ho visto in Giappone, alla fabbrica delle moto Kawasaki, e la produttività del lavoro aumenterà moltissimo”. Il giudice non stava più nella pelle, mentre ai colleghi ed ai responsabili delle cancellerie illustrava il suo progetto per il miglioramento continuo delle attività del tribunale.
“Ogni scrivania avrà due luci, una gialla ed una rossa. Quando un cancelliere ha un problema o un rallentamento, accende la luce gialla, che è il segnale per far intervenire il cancelliere capo, o un collega più esperto. La luce rossa va accesa solo quando il problema è così grave da dover fermare il lavoro. Luce rossa significa allarme, mentre le luci gialle sono un segnale positivo, perché vuol dire che si sta lavorando veramente sodo”. “E se le luci rimangono spente?” azzardò la giovane collega appena arrivata nella sezione. “Vuol dire che si lavora troppo lentamente, oppure che ci sono troppi addetti. A quel punto occorre spostare alcuni cancellieri in altre sezioni, in modo da mettere in difficoltà quelli che rimangono e far accendere le luci gialle”.
Dopo sei mesi e innumerevoli peripezie con l’Economato, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici e il sindacato, tutto fu predisposto. E da allora luci gialle accese stabilmente dimostrano come in tribunale si sia raggiunto l’obiettivo dell’ottimizzazione e del miglioramento continuo.