No, il dibattito NO

No! Il dibattito no!!!”. Già nel 1976 Nanni Moretti (alias Michele Apicella) fuggiva terrorizzato alla prospettiva del noiosissimo dibattito al termine della proiezione di un noiosissimo film d’essai.

Eppure, 40 anni dopo, c’è ancora chi continua ad organizzare incontri, seminari, convegni dove, dopo gli immancabili saluti delle autorità, si assiste alla relazione di un esperto di grido (possibilmente emerito professore universitario) e al “dibattito” che vede altri esperti seduti su comode poltrone e moderati da un noto giornalista, possibilmente incompetente ma tanto, tanto noto. Tutto questo davanti ad un pubblico cui, come allo stadio, non si chiede altro che di ascoltare e, soprattutto, applaudire, e magari fare pure un po’ di tifo, gratificando così l’egocentrismo di relatori ed organizzatori.

E questo si chiama dibattito? Non mi stupisce quindi vedere sempre più spesso iniziative che mettono ben in chiaro che non ci sarà NESSUN DIBATTITO!

Dobbiamo però ammettere che almeno una volta un dibattito portò a qualcosa di utile, quando un umilissimo spettatore, il ragionier Ugo Fantozzi, trovò il coraggio di salire sul palco e dire quello che tutti pensavano, ovvero che “Per me… la Corazzata Potëmkin… è una cagata pazzesca!” (applausi scroscianti).


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