Normalmente si spiega il crescente numero di alleanze fra imprese in termini di reazione alla globalizzazione e di strategia di penetrazione delle aziende nei mercati internazionali. La ragione delle alleanze è in realtà più complessa: le alleanze sono infatti il prodotto di svolte strutturali, una delle quali è certamente identificabile con l’incertezza che caratterizza i mercati. Nuovi prodotti, nuove tecnologie, nuove esigenze dei consumatori creano evoluzioni repentine anche in settori tradizionalmente conservatori. Alleanze di ogni tipo prendono sempre più piede: joint venture, partecipazioni di minoranza (ad esempio partecipazioni incrociate, nelle quali ciascun socio ha la stessa percentuale dell’altro), marchi commerciali comuni, accordi di ricerca e marketing, concessioni incrociate di licenze e scambi di conoscenze. Sempre più frequentemente tali alleanze sono la maniera per arrivare a chi possiede know-how, o per accedere ad un determinato mercato, o per ottenere tecnologie o prodotti nuovi e specifici. Le grandi aziende di commercializzazione entrano in società di nicchia; le grandi corporations entrano in piccole società specializzate in determinate produzioni; le società di trasformazione entrano in piccole aziende di ricerca. Probabilmente la tendenza accelererà. Esigenze di marketing, tecnologiche e di personale, tutto contribuisce a spingerla.
Le alleanze possono avere successo se rispettano alcune regole organizzative di base.
Prima di concludere l’alleanza tutte le parti devono: 1. riflettere profondamente sui propri obiettivi e sugli obiettivi dell’azienda comune; 2. concordare in anticipo il profilo strategico dell’azienda comune; 3. considerare attentamente su chi dirigerà l’azienda comune.
Oltre a questo deve essere chiaro che: 1. l’alleanza, qualunque sia la sua forma legale, deve essere gestita da uno solo dei soci; 2. ogni partner deve predisporre nella propria struttura quanto serve per tenere i rapporti con l’azienda comune e con gli altri soci; 3. deve esserci un accordo su come risolvere i disaccordi.
Infine, possiamo ritenere che le alleanze non abbiano lunghe aspettative di vita: non appena le opportunità tecnologiche o di mercato – che a suo tempo portarono alla costituzione dell’alleanza – diventano opportunità di business, si risolvono con l’acquisizione da parte di uno dei partner.