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Perché le cooperative falliscono
“Perché le cooperative falliscono” è il titolo di un saggio di Peter Kramper contenuto in Un’impresa speciale edito dal Mulino e curato da Patrizia Battilani e Harm G. Schröter, di cui abbiamo già scritto tempo fa (vedi). L’autore confronta tre situazioni di fallimento cumulativo di cooperative: le cooperative di consumo dell’Europa occidentale fra il 1960…
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Tipi di consulente
Cosa fa il consulente? Fornisce informazioni, analizza informazioni, diagnostica, addestra, ascolta, sostiene, conforta e dà consigli. Il consulente aiuta ad eseguire decisioni difficili ed impopolari, sblocca od attiva flussi informativi. In certi casi arriva a prendere decisioni e ad impartire ordini. Sono le situazioni in cui assume la responsabilità delle decisioni attenuando l’ansia e fornendo…
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I consorzi fra cooperative
Non sempre è chiara la natura di un consorzio fra imprese cooperative, e spesso ci si trova di fronte a opinioni differenti su obiettivi e mission di queste strutture. Un consorzio nasce normalmente per sostituirsi alla cooperativa in una determinata funzione: acquisti, vendite, amministrazione, promozione, etc. All’inizio il consorzio rappresenta l’unico soggetto titolare a svolgere…
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Due fattori della cultura vincente
Nei seminari, in azienda, nelle discussioni con colleghi e clienti, mi capita spesso di sottolineare l’importanza della cultura organizzativa. È un fattore decisivo nello spiegare il successo o il fallimento delle iniziative aziendali. Ma la cultura di un’organizzazione è difficile da individuare, definire, capire. Ed è difficilissima da cambiare nel momento in cui da fattore…
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Eletti e funzionari nelle associazioni
La forza di un’associazione di rappresentanza è strettamente legata alla presenza di apparati professionalizzati. Non è possibile infatti che un’associazione si regga solo sul contributo volontario degli iscritti. Tuttavia, per la ben nota “legge ferrea dell’oligarchia”, la presenza di un corpo stabile di funzionari rischia di portare l’associazione su strade non sempre coerenti con gli…
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Imprese confuse e imprese focalizzate
Che differenza c’è tra una “impresa confusa” ed una “impresa focalizzata”? In un’impresa confusa nessuno ha veramente idea di dove si stia andando. Tutti lavorano moltissimo, ma con un grosso ed inutile dispendio di risorse ed energie. In questa situazione è impossibile definire obiettivi che migliorino la performance. L’impresa focalizzata invece lavora costantemente per fissare…
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Le due anime dell’impresa cooperativa
Le imprese cooperative hanno una duplice natura, economica e sociale. Ne deriva che hanno obiettivi sia economici che sociali, e che devono perseguire il successo su entrambi i fronti. Allo stesso modo possono fallire sul versante economico o su quello sociale. O su entrambi. In cosa consista il fallimento economico è cosa nota a tutti.
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Le regole non scritte
In nessun luogo di lavoro (fabbrica, ufficio, cantiere, campo agricolo) si lavora così come previsto dalle procedure interne. È inevitabile che vengano inventate prassi nuove, ad esempio per sopperire a limiti tecnologici, o per trovare soluzioni in casi di emergenza. Nascono così le regole non scritte, inventate per rendere più svelto o comodo il lavoro.
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Il bravo comunicatore
Al seminario tecnico – riservato ai soli specialisti – i due relatori hanno trattato temi estremamente interessanti. La motivazione del pubblico era palpabile: si trattava di argomenti di stretta attualità e con immediate ricadute operative. Eppure solo uno è stato realmente efficace. Non solo per quello che ha detto, ma per quello che ha fatto.
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I vantaggi del modello cooperativo
È uscito alcuni mesi fa per le edizioni del Mulino un bel libro curato da Patrizia Battilani e Harm G. Schröter dedicato al movimento cooperativo nel mondo dal dopoguerra ad oggi, Un’impresa speciale (vedi). Nelle conclusioni i curatori sottolineano a un certo punto (pag. 445) che “una gestione democratica è indispensabile per le cooperative ……