-
Ribellarsi è giusto
Nel suo libro “Il mondo deve sapere” Michela Murgia racconta le sue avventure di telefonista incaricata di prendere appuntamenti per la vendita di un rumorosissimo e costosissimo aspirapolvere americano. A un certo punto scrive che “È la buona educazione la migliore arma del Kirby”. Di fronte alle insistenze dei telefonisti, alle loro balle (“non è…
-
Ognuno ha i collaboratori che si merita
Spesso gli imprenditori e i dirigenti si lamentano dei propri collaboratori. “Non si impegnano”, “Non hanno iniziativa”, “Pensano solo ai soldi”, e così via. Una volta, di fronte ad un titolare di un’impresa chimica che mi ripeteva “Possibile che i lavativi capitino tutti a me?”,
-
Come si diventa capo
“Non si diventa nostromo per fortuna o per caso, e prima di raggiunger la maturità. Dovevi aver passato almeno la trentina, per diventarlo, e possedere una lunga esperienza di mare nonché doti davvero speciali. Saper sentire l’arrivo e la portata d’una tempesta basandoti esclusivamente su un alito di vento o sulla forma d’una nuvola o…
-
Cortigiani invece di manager
Agli inizi del 1500 Baldassarre Castiglione scrive “Il cortegiano”. Il libro ebbe fin da subito un enorme successo in tutta Europa, sia per lo stile di scrittura che per l’attualità del tema: i migliori cortigiani erano contesi dalle corti di tutto il continente. Castiglione illustra – come nei moderni manuali di management – le attività…
-
Lo strano incidente della donna di Grosseto
Racconta Paul Watzlawick: “Una donna di Napoli, in gita a Grosseto dovette essere ricoverata nell’ospedale locale in stato di agitazione schizofrenica acuta. Dal momento che il reparto psichiatrico non poteva accoglierla, fu deciso di rimandarla a Napoli per un trattamento adeguato. All’arrivo dell’ambulanza, gli infermieri entrarono nella stanza dove la donna stava aspettando, e la…
-
Le fonti di idee
“Le fonti di idee – afferma Stan Davis – sono di tre tipi: letture, discussioni, riflessioni”. Ogni individuo ha il dovere di guardarsi attorno in continuazione, di avere il costante contatto con l’attualità e la gente, di essere sempre sul treno dei più informati, di conoscere tutto quello che c’è di più aggiornato nel mondo.
-
Competitività e formazione: due facce della stessa medaglia
La capacità di un’azienda di svilupparsi è strettamente connessa alla crescita della professionalità del personale. Sono in gioco la valorizzazione degli investimenti tecnologici e la competitività. Ad esempio in fabbrica da tempo nuove figure professionali si sono inserite fra quelle tradizionali: addetti al controllo qualità, alla conduzione di linee automatizzate, alla raccolta automatica dei dati.
-
Il lavoro temporaneo
Capita sempre più spesso che siano affidate a lavoratori temporanei mansioni sempre più qualificate. L’impresa vuole lavoratori professionali, motivati e coinvolti, senza tuttavia accollarsi il problema del loro mantenimento a fronte di crisi, ciclicità delle produzioni, innovazioni tecnologiche. La tendenza è chiara: l’impresa ha bisogno dei lavoratori, ma vorrebbe curarsene sempre meno.
-
La prestazione lavorativa
Molte aziende si lamentano dell’insufficiente livello delle prestazioni del proprio personale. “Potremmo fare molto di più, se la gente lo volesse”, “Qui si dorme, se non mi do da fare io …”, “Rendiamo la metà col doppio del tempo…”. Quante volte imprenditori e dirigenti si lasciano andare a considerazioni come queste?
-
Le problematiche organizzative delle imprese edili
Il settore delle costruzioni è un settore a elevata polverizzazione di impresa, con fortissimo ricorso al decentramento produttivo. Prevalgono assetti informali di organizzazione del lavoro e impiego di metodologie costruttive consolidate, normalmente gestite da imprese che assolvono funzioni di governo dell’intero processo. È un settore caratterizzato da: pluralità degli attori interessati: i progetti edili richiedono…