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Due libri da leggere
Il primo è di Atul Gawande, medico chirurgo di Boston. Come si può ridurre la complessità ad un “ordine” gestibile? Come è possibile portare a termine correttamente procedure “tremendamente complicate”? Una semplice checklist permette ad un equipaggio aereo o ad una équipe medica di affrontare emergenze e situazioni complesse anche se i componenti della squadra… Prosegui la lettura
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Le aziende in tempo di crisi
In una situazione di crisi una decisione tarda a venire anche se è già matura da tempo. È proprio tale ritardo che evidenzia la situazione di crisi, e la rende nota a tutti. La scelta non viene risolta, la soluzione resta incerta. L’unica certezza è che la fine della condizione critica è imminente, e passerà… Prosegui la lettura
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Dallo strategic planning allo strategic thinking
A un seminario con dirigenti di imprese del settore agroalimentare abbiamo analizzato i piani di sviluppo in atto. Ne è emerso un quadro di passività e stasi, una sorta di rassegnata accettazione degli eventi commerciali e produttivi, come se questi fossero governati da disegni imperscrutabili ed incomprensibili. Chi lavora nel settore agroalimentare dà spesso per… Prosegui la lettura
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La vittima degli incentivi
La vittima principale degli incentivi è la creatività. L’azienda che cerca di motivare i collaboratori attraverso incentivi economici rende desiderabili fattori come la prevedibilità e la semplicità. Le persone cercano solo di svolgere rapidamente il compito allo scopo di raggiungere l’obiettivo quantitativo assegnato. Non prendono rischi. Viene disincentivata l’esplorazione di possibilità alternative, e ci si… Prosegui la lettura
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Gestire il Capo
L’idea di “gestire il proprio capo” è ancora da molti considerata come inopportuna. Eppure anche il “miglior capo” del mondo, quello più preparato e motivato, fallirà se dovrà confrontarsi con collaboratori impreparati, demotivati o, semplicemente, incapaci di relazionarsi con lui. L’efficacia del lavoro dei collaboratori presuppone la capacità di instaurare rapporti costruttivi coi propri superiori. Prosegui la lettura
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La colpa è degli altri
La civiltà greca fu distrutta dal morbillo. Nel 400 a.C. l’epidemia dall’Etiopia si diffuse a nord, attraverso l’Egitto e la Libia. Ad Atene i cittadini si strappavano di dosso i vestiti, arsi da una sete infinita, e si gettavano nei pozzi e nelle cisterne pubbliche. Nel 1437 fu l’Inghilterra ad essere invasa dalla peste nera,… Prosegui la lettura
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Impegno e cambiamento organizzativo
Un cambiamento organizzativo che sia tale implica che tutti accettino l’idea di un forte impegno, uno sforzo straordinario, un’uscita dalle routines abituali. Le persone devono accettare di cambiare la propria vita lavorativa (orari, relazioni, strumenti, regole, attività, …) fino a che l’obiettivo non è stato raggiunto. Servono informazioni diffuse, incentivi, formazione, programmi pilota. Prosegui la lettura
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Se lo sciocco ha ragione
Durante una riunione, all’interno di un comitato o di un gruppo di progetto, a volte capita che anche lo sciocco abbia ragione. Ne nasce un dilemma terribile: dare ragione allo sciocco, e passare noi stessi per tali, o contrastare la sua idea, rischiando di passare dalla parte del torto? Un ideologo fortemente persuaso del proprio… Prosegui la lettura
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La strategia aziendale
“La figura esiste già nella pietra” diceva Michelangelo. Allo stesso modo, lo stratega modella la figura (strategia) nella pietra (ovvero le condizioni ambientali future). Formulare una strategia non è il primo passo per la sua realizzazione: è il momento che per primo mette in evidenza che è già stata realizzata. Prosegui la lettura
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L’economia della conoscenza
Si racconta che un giorno una signora chiese a Picasso di farle un ritratto, assicurando che lo avrebbe pagato bene. Picasso si mise immediatamente al lavoro ed in alcuni minuti finì il ritratto e lo consegnò alla cliente. Molto soddisfatta questa chiese: “Quanto le devo?” “Sono 500 mila franchi”. “Ma ci ha messo solo pochi… Prosegui la lettura