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La coscienza di Zen
Nell’introduzione al suo libro “Il Marketing dalla A alla Z”, Philip Kotler scrive: “Il mio approccio è influenzato dallo Zen. Lo Zen pone l’accento sull’apprendimento tramite la meditazione e illuminazioni dirette e intuitive. Le riflessioni presenti in questo libro sono il risultato delle mie meditazioni sui concetti e principi fondamentali del marketing”.
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Un nuovo ruolo per i consiglieri nelle cooperative
Due anni fa scrivevo, a proposito dei consigli di amministrazione delle cooperative: “la dinamica fra consiglieri di amministrazione e manager è cruciale per il bene della cooperativa: un consiglio debole e poco competente rischia di lasciare troppo spazio al management” (vedi qui). La crisi di molte cooperative ha riproposto la centralità del ruolo dei CdA:…
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Il lato oscuro delle successioni
Non sempre la scelta del successore avviene in modo indolore e lineare, sia per chi subentra che per chi abbandona. Kets De Vries segnala due problemi tipici: il “mito di Rebecca” e “l’ingenuità di Lear”. Nel romanzo “Rebecca la prima moglie” Daphne Du Maurier racconta di una giovane che sposa un vedovo che la perseguita…
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Cooperative e corruzione
A proposito di democrazia politica, Colin Crouch scrive che «la corruzione è un indicatore evidente della scarsa salute della democrazia», poiché rivela la debolezza delle istituzioni e l’emergere di una «classe politica cinica, amorale, arrogante e avulsa da ogni controllo pubblico». Vale lo stesso per le cooperative accusate di corruzione?
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Cambiare rimanendo stabili
Per avere tassi di crescita stabili nel tempo occorre combinare due capacità: quella di adattarsi al contesto ambientale e quella di mantenere una forte stabilità strutturale. Si cambia attraverso piccole scommesse, diversificando il portafoglio su business correlati. Si cambia attraverso una gestione centralizzata delle risorse e continue verifiche del loro utilizzo.
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La cooperativa del gol
Il capitano d’industria, il finanziere d’assalto, l’operaio sfruttato, il burocrate ottuso e fannullone. Sono stereotipi, miti diffusi, che vengono trasmessi di generazione in generazione. Sono miti che si reggono su figure idealtipiche, ma solo nel caso dei capitani d’industria tali figure sono personaggi realmente esistiti, come Henry Ford o Steve Jobs.
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Ricambi originali
Il difficile ricambio generazionale rimane un problema irrisolto per molte imprese cooperative. Le ragioni sono varie. Una è sicuramente la perdita di identità e la logica da pubblico impiego che caratterizza molte di queste imprese. Un’altra è la mancanza di “generosità” di molti leader storici. Raramente i leader cooperativi non si ripresentano a fine mandato;…
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La procedura che funziona
Ai tempi della dominazione inglese, l’India era divisa in nove province, rette da altrettanti segretari politici, da ognuno dei quali dipendeva un centinaio di funzionari di distretto. I più anziani di questi avevano trent’anni, e vivevano isolati in avamposti lontani uno o due giorni di viaggio fra di loro, senza telegrafo o ferrovia.
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Modelli di cooperativa: “cacciatori” o “coltivatori”?
A differenza dell’uomo – che nasce come cacciatore e raccoglitore per trasformarsi poi in allevatore e agricoltore – molte cooperative hanno iniziato la loro attività col modello culturale e manageriale del “coltivatore”, cioè di chi è abituato a muoversi in un ambiente prevedibile, in mercati protetti o fortemente condizionati, con prospettive strategiche di medio periodo.
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Imprese e rappresentanza: un libro da leggere
E’ uscito “Imprese e rappresentanza“, di Paolo Feltrin e Stefano Zan. E’ un libro che tutti coloro che dirigono, partecipano o lavorano in un’associazione imprenditoriale dovrebbero leggere con attenzione, indipendentemente dal settore di appartenenza: industria, artigianato, commercio, agricoltura, cooperazione. “Gli autori ricostruiscono cosa sono, cosa fanno e come funzionano le associazioni imprenditoriali, con particolare attenzione…