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Cinque rischi per l’impresa cooperativa
Molte cooperative stanno correndo grossi rischi. Questi rischi sono sostanzialmente riconducibili a cinque macro categorie. Dipendere eccessivamente da un unico committente, privato o, più frequentemente, pubblico. È il caso delle cooperative di servizi che operano di fatto come fornitori di prestazioni esternalizzate per un unico committente (es. nella logistica) o delle cooperative sociali che gestiscono…
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Quando le cooperative si fondono
Quando due o più imprese cooperative si fondono fra di loro accadono diversi fenomeni, alcuni evidenti e palesi (assemblee, modifiche statutarie e organizzative, etc), altri più nascosti. Alcuni di questi ultimi nascono dalla legittima preoccupazione di chi lavora in cooperativa di non veder adeguatamente riconosciuto il proprio ruolo nell’ambito della nuova compagine che si va…
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Un nuovo ruolo per i consiglieri nelle cooperative
Due anni fa scrivevo, a proposito dei consigli di amministrazione delle cooperative: “la dinamica fra consiglieri di amministrazione e manager è cruciale per il bene della cooperativa: un consiglio debole e poco competente rischia di lasciare troppo spazio al management” (vedi qui). La crisi di molte cooperative ha riproposto la centralità del ruolo dei CdA:…
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Cooperative e corruzione
A proposito di democrazia politica, Colin Crouch scrive che «la corruzione è un indicatore evidente della scarsa salute della democrazia», poiché rivela la debolezza delle istituzioni e l’emergere di una «classe politica cinica, amorale, arrogante e avulsa da ogni controllo pubblico». Vale lo stesso per le cooperative accusate di corruzione?
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La cooperativa del gol
Il capitano d’industria, il finanziere d’assalto, l’operaio sfruttato, il burocrate ottuso e fannullone. Sono stereotipi, miti diffusi, che vengono trasmessi di generazione in generazione. Sono miti che si reggono su figure idealtipiche, ma solo nel caso dei capitani d’industria tali figure sono personaggi realmente esistiti, come Henry Ford o Steve Jobs.
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Ricambi originali
Il difficile ricambio generazionale rimane un problema irrisolto per molte imprese cooperative. Le ragioni sono varie. Una è sicuramente la perdita di identità e la logica da pubblico impiego che caratterizza molte di queste imprese. Un’altra è la mancanza di “generosità” di molti leader storici. Raramente i leader cooperativi non si ripresentano a fine mandato;…
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Modelli di cooperativa: “cacciatori” o “coltivatori”?
A differenza dell’uomo – che nasce come cacciatore e raccoglitore per trasformarsi poi in allevatore e agricoltore – molte cooperative hanno iniziato la loro attività col modello culturale e manageriale del “coltivatore”, cioè di chi è abituato a muoversi in un ambiente prevedibile, in mercati protetti o fortemente condizionati, con prospettive strategiche di medio periodo.
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Il socio sindacalizzato
Per quale motivo il socio di una cooperativa di lavoro si iscrive ad un sindacato? Per quale motivo cioè si iscrive ad una organizzazione che ha come scopo quello di difendere gli interessi ed i diritti dei lavoratori dipendenti nei confronti dei datori di lavoro? Per quale motivo, visto che il socio è il datore…
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L’immagine che crea la realtà
Ogni organizzazione che intende migliorare deve porsi il problema di come comunicare un’immagine coerente con tale obiettivo. Se pensiamo ad esempio alla differenza fra cooperative orientate al prodotto o al mercato e cooperative orientate alla società (di cui abbiamo parlato la volta scorsa), vediamo che le prime sono imprese venditrici, che rincorrono il mercato e…
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Tre modi di essere cooperativa
Ci sono almeno tre modi di essere cooperativa. C’è quello da cooperativa orientata al prodotto/servizio. Ha un’offerta ripetitiva, un mercato stabile, una struttura burocratizzata. Rischia oggi di essere in balia del mercato a causa dell’obsolescenza e del superamento dei prodotti che offre. Poi c’è quello da cooperativa orientata al mercato.