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La crisi di un popolo
Secondo Jared Diamond i fattori alla base del fallimento di un popolo sono fondamentalmente tre: il popolo non riesce a prevedere il sopraggiungere di un problema: non avendo mai fatto esperienze simili, non ne immagina nemmeno la possibilità. Oppure ha dimenticato le esperienze passate. Oppure cade nella falsa analogia (come i francesi quando costruirono la…
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Pianificare l’efficacia del cambiamento
Siamo ormai sommersi da sempre più sofisticati sistemi e strumenti di pianificazione. Chi li predispone tuttavia spesso dimentica che la logica dei piani di cambiamento è quella di mobilitare l’energia delle persone attorno a qualcosa che ancora non si conosce fino in fondo. È quindi necessario ricorrere all’immaginazione e affidarsi alle persone.
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I cooperatori del latte
Il libro “Latte soldi e politica” è un lunga e interessante intervista a Luciano Sita sulla sua esperienza come presidente del Gruppo Granarolo. “Vent’anni di battaglie tra gli scandali della prima Repubblica e i crac di Cragnotti e Parmalat” recita il sottotitolo, puntando l’attenzione su alcune vicende importantissime della gestione di Sita, ma certo non…
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Per accelerare occorre andare piano
Qualcuno pensa che quando si hanno a disposizione persone con capacità semplici e limitate si debbano progettare processi organizzativi che siano semplici e limitati anch’essi. In realtà non esiste una reale differenza di capacità delle persone di fronte ai processi gestionali e produttivi: anche il personale altamente qualificato non è in grado di sostenere a…
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4.0
L’economia 4.0 è fatta di più connessione, più velocità di risposta, più personalizzazione. I gruppi dirigenti delle nostre aziende sono in grado di gestire queste trasformazioni? La “vecchia guardia” sa capire le implicazioni tecnologiche e sociali del periodo che stiamo vivendo? La trasformazione digitale è talmente spiazzante rispetto al passato che si rischia non solo…
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Il manager cooperativo
Rispetto alle imprese di capitale, le imprese cooperative hanno logiche di sviluppo profondamente diverse: ad esempio si pongono sempre obiettivi di lungo periodo e con forte valenza sociale, all’interno di un sistema di imprese che condividono storia, valori, identità. A livello di gestione manageriale questo significa che per la cooperativa non conta tanto la singola…
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Grandi e piccoli allo stesso tempo
Le imprese di grande dimensione possono sopravvivere e svilupparsi solo se si organizzano come aggregati di piccole unità indipendenti, perché solo le piccole unità sono realmente gestibili. Se non lo fanno sono condannate o al caos da perdita di controllo, o all’immobilismo burocratico. Devono decentrarsi, riconfigurarsi, diffondere al proprio interno capacità imprenditoriali.
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Padri e figli di fronte alla successione famigliare
“Bisogna preparare la propria successione a freddo, quando si è caldi, per evitare che essa si realizzi a caldo, quando si è freddi” La successione di impresa è sempre un problema per tutte le aziende famigliari. Tutti noi conosciamo tanti esempi di cattiva gestione della successione d’impresa di padre in figlio (o di suocero in…
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Rendiamoci conto
Ci son alcune cose di cui bisogna prendere atto: più le aziende ingrandiscono, meno possono essere controllate; i capi non possono avere tutto sotto controllo; tutto è correlato; occorre essere molto tolleranti nei confronti della sperimentazione; per avere cambiamenti sostanziali serve tempo; senza ridistribuzione del potere non è possibile cambiare.
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Costruire il futuro oggi
Ciò che consente ad un’azienda di sopravvivere è la sua capacità di cambiamento. Una volta si affidava il cambiamento al fattore generazionale: una generazione di imprenditori passava il testimone alla generazione successiva, ed era questa che si incaricava di attivare nuovi business. Questo significava cambiare ogni 20-30 anni circa. Oggi non è possibile aspettare così…